Le monache Clarisse, cioè l’Ordine di Santa Chiara, viene pure chiamato il Secondo Ordine Francescano. Il suo nome latino è Ordo Sanctae Clarae (OSC).
L’ordine trae origine dall’Italia ed i suoi inizi risalgono all’anno 1212. Nacque grazie a Santa Chiara d’Assisi che fu mossa dalla medesima ispirazione di san Francesco di vivere osservando il Vangelo. Scelse per se stessa e per le sue compagne una vita di:
concentrazione adorativa su Dio presente ed operante attraverso la Parola proclamata ed i sacramenti, in particolar modo, nell’Eucaristia,
povertà, penitenza, preghiera di ringraziamento e di intercessione per ogni uomo e per per il mondo intero,
clausura per poter rimanere concentrate sulla presenza e sull’azione di Dio.
Siamo presenti in Polonia dal 1245 grazie alla beata Salomea, figlia del principe Leszek Biały. Fu la prima clarissa polacca che ricevette l’abito monastico e divenne fondatrice della nostra comunità. Ci aiutò a quei tempi la comunità ceca di Sant’Agnese di Boemia.
All’inizio abbiamo vissuto a Zawichost, poi a Skała nei pressi di Cracovia. Finalmente, nel 1316 il principe Ladislao I, detto il Breve (in polacco Władysław Łokietek) ci offrì un convento a Cracovia, accanto alla chiesa sant’Andrea Apostolo, dove viviamo incessantemente fino ad oggi.
Per esprimere il nostro servizio di preghiera nel cuore della Chiesa e del mondo celebriamo quotidianamente la Liturgia eucaristica e la Liturgia delle Ore. Dedichiamo spesso il nostro tempo all’adorazione del Santissimo Sacramento e alla preghiera individuale. Conosciamo la tradizione spirituale e la ricchezza della Chiesa attraverso lettura individuale e conferenze tenute da ospiti invitati. Stiamo curando i nostri rapporti tra le sorelle durante la preghiera comunitaria, durante le ricreazioni, facendo lavori di cucina e di giardinaggio, facendo bucato e nella sacrestia. Ci manteniamo eseguendo dei lavori possibili da fare dietro le grate della clausura. Siamo riconoscenti di ogni offerta.
Volendo discernere la propria vocazione è possibile venire da noi per vivere giornate di ritiro e di riflessione. Si è accolti presso il monastero, si può condividere con noi la preghiera, conoscere la nostra vita e la nostra spiritualità.
The identifying mark of the Order of St. Clare is the emblem common to the entire Franciscan family.
It shows two wounded hands upon the image of the cross or the image of the letter TAU.
This is the vivid picture of life experiences of St. Francis.
The right hand is the hand of Christ, it is wounded by nailing to the cross and it evokes the sacrifice that He suffered for us.
The left hand, dressed in a habit, is the stigmatized hand of the Poor Man of Assisi who wanted to imitate the Saviour in everything.
The cross present in the emblem symbolizes the way of assimilation to Christ: offering oneself out of love.
The symbol willingly used by Francis himself is the Greek letter “TAU”.
Its symbolism comes from the prophecy of Ezekiel, where the sign of that letter (Hebrew "tav") is to be marked on the foreheads of people mourning over the fate of Jerusalem (Ez 9,4).
Apocalypse (Revelation 7: 1-8) recalls this symbolic action when the angels hold back disasters until they seal the servants of God as chosen for salvation.
The number of the sealed (144,000) meant the universality of salvation.
The symbolism of the letter was summoned by Pope Innocent III in the speech at the opening service of the Fourth Lateran Council (1215), at which St. Francis was present.
The Pope appealed to all Christians to mark their lives with this sign. This was to be the symbol of penance and renewed life in Christ.
Francis was fascinated with the thought of the Pope and he sketched the sign on the walls of the cells, in his personal writings to be a reminder of the need for conversion.
The letter "TAU" was in a way his seal as a servant of God, and also a sign of divine protection, the hope of being chosen and of salvation.
Abito religioso
The garment of Poor Clares is a habit which bears a resemblance to the style of the garment at the beginning of the Order.
The habit of Poor Clares consists of:
a simple, long black tunic with wide sleeves, sewn in the form of a cross
a black scapular, used at the beginning as a protective covering for the tunic; today it has become a regular element of clothing
a long, reaching to the feet, black coat used especially during the liturgy and important ceremonies of the community
a veil falling over the shoulders: white for novices, black for professed
a white coif (covering the forehead, cheeks and neck), by means of which medieval women expressed modesty and devotion to their wedded one
a white cord tied around the waist on the tunic, which expresses the penitential style of life and the three knots symbolize the three vows which we profess: obedience, chastity and poverty
Franciscan Crown Rosary of seven decades attached to the cord helps in devotion to the seven joys of the Blessed Virgin Mary
Formazione
In St. Clare’s Order we make a special commitment to the contemplative lifestyle in strict enclosure. It helps us in fostering the spiritual life.
Candidates, postulants, novices and professed do not leave the monastery, except for a real necessity.
Prayerful focus, humility, availability and joy about being together are concrete indications for human and Christian maturity of the Poor Clare.
A vocation for such a lifestyle is verified by:
the time of entering the community – aspirate
one up to two years of postulate
one year of canonical novitiate
3 to 9 years of temporary vows
after the perpetual profession, during the ongoing formation
Il nostro lavoro
Under the supervision of a qualified Sister we undertake the maintenance of liturgical fabrics: historic vestments and tippets.
We also sew new things, according to the placed orders
We make rosaries and decade rosaries both knotted ( in different colours) and made of beads.
We recommend to the Lord those who pray the rosary made in our monastery.
We paint icons. You can order an icon after you have previously agreed on its theme with the sister.
We also make decorated candles and greeting cards. They can be purchased before Christmas, Easter and at other times.
You can also purchase pictures with images of our saints and postcards.
At the convent gate you can purchase cakes baked by us. Gingerbread cookies are made according to the old recipe, tried and tested for centuries.
The fruit of our prayer and work is an album entitled “May you live like St. Clare”, released in 2012 to celebrate the 800th anniversary of the Clarian charism.
It can be purchased at the convent gate. It can be done by mail order, telephone order or by email.
Intenzioni di preghiera
Se vuoi che preghiamo insieme a te, nelle tue intenzioni – scrivici:
Offerte
Chi desidera sostenerci può farlo tramite bonifico bancario:
PKO BP I ODDZIAŁ W KRAKOWIE
Nr 58 1020 2892 0000 5902 0161 5863
CONTATTI
MONASTERO MONACHE CLARISSE
SANT’ANDREA APOSTOLO di CRACOVIA
ul. Grodzka 54, 31-044 Kraków
tel. +48 12 422 16 12
klaryski@klaryski.pl
CARISMA
Il carisma è un dono spirituale che Dio suscita in una persona perchè diventi capace di collaborare con la Sua Providenza e la Sua Carità in seguito alla grazia data. Non si è in grado di mostrare direttamente il carisma, ma spiegando come ci fa sensibili a capire personalmente la realtà della fede, possiamo avvicinare agli altri come lo viviamo.
ESPERIENZA DI DIO
Nella tradizione spirituale lasciata da santa Chiara uno dei punti essenziali riguarda l’esperienza di Dio ed è sempre Padre, Figlio e Spirito Santo – Trinità delle Persone.
CRISTO
La Persona di Cristo è particolarmente importante per le Clarisse. Da Egli prendono la scelta di abbassarsi nei confronti del Padre per dimostrarGli l’amore e la devozione.
MARIA, ANGELI E SANTI
Per Francesco, Chiara ed i loro compagni Maria è la Madre del nostro Signore, Sua Madre. Nella ricchezza del carisma clariano è pure racchiusa la venerazione degli Angeli ed il ricordo dei santi.
CHIESA E LITURGIA
Per le Clarisse essere nel seno della Chiesa significa seguire una via continua di sacrifici ed accoglimento delle grazie fino alla gloria nei cieli (dalla preghiera di s. Chiara). La liturgia è la fonte della vita spirituale e l’argomento delle meditazioni.
PREGHIERA PERSONALE E CLAUSURA
Per una suora clarissa la preghiera costituisce l’attività centrale della giornata. La clausura ha un significato essenziale per rimanere concentrati nella preghiera continua e nella conversazione con Dio presente nel Santissimo Sacramento.
MISTICA DELLA POVERTÀ
È la chiave della vita spirituale e comune che ci hanno lasciato i santi di Assisi. Non c’è nessun tipo di possesso che fosse indispensabile all’uomo così come lo è lo stato di grazia che si realizza nella comunione di fede e nella comunione sacramentale.
PENITENZA
Chiara e Francesco considerano la penitenza una forma di vita, una vocazione. La penitenza è la risposta umana al dono della benevolenza salvifica di Dio, un gesto di grazia.
FRATERNITÀ E RELAZIONI FRATERNE
Francesco e Chiara decisero di vivere secondo il Vangelo dove l’obbedienza e l’autorità fossero basate sulla carità e sul servizio reciproco.
L’ordine delle clarisse esiste dal XIII secolo. Alle sue origini furono i due santi: Francesco e Chiara. La loro conversione, la vita e la testimonianza della fede furono un segno dei tempi nella Chiesa.
La presenza delle suore di Santa Klara nelle terre polacche è inseparabilmente connessa con la presenza dei frati francescani (oggi chiamati "francescani conventuali").
Il fondatore delle Clarisse di Cracovia è il bl. Salomea (1212-1268). Ha accettato il carisma di Saint. Klara e ha iniziato a implementarlo nella comunità polacca.
Tra le sorelle, la memoria dei predecessori è conservata per un tempo molto lungo. Crea storia, arricchisce e anima la gratitudine. Ecco alcune biografie delle sorelle di Cracovia.
Storia:
La chiesa fu eretta negli anni 1079 – 1098 come fondazione della famiglia Starża-Toporczyk. Poi il re polacco Ladislao il Breve (1320-1333) insieme alla consorte Edvige decisero di far sistemare le monache Clarisse presso questa Chiesa.
Descrizione dell’architettura della chiesa:
È una chiesa romanica, costruita in mattoni di pietra calcarea locale e in blocchi di arenaria rossastra di Siepraw. Il calcare fu utilizzato soprattutto nelle parti esterne come concio di rivestimento facciata.